Isola di Capo Passero

Isola di Capo Passero

L’isola di Capo Passero si affaccia di fronte alla cittadina di Portopalo, nell’estrema punta meridionale della Sicilia, più a sud di Tunisi. Bagnata dal mar Ionio, misura circa 35 ettari ed è separata dalla terra ferma da una striscia di mare poco profonda, larga circa 300 metri. L’isola è anche raggiungibile in canoa, pedalò o con una piccola imbarcazione.

Isola di Capo Passero

Dal punto di attracco qui si snoda un sentiero stretto in terra battuta, fra vegetazione fitta di palme nane, che conduce al Forte di Capo Passero, un’opera di architettura militare voluta dal vicerè Marcantonio Colonna nel 1583, e terminato sotto il regno di Filippo III (Re di Sicilia e Spagna) tra il 1599 e il 1635. Dapprima utilizzato come punto di avvistamento dei pirati e dei nemici, in seguito venne anche utilizzato come carcere. Il Forte è situato nella parte più alta dell’isola, ha un perimetro quadrato con delle mura lunghe fino a 35 mt. All’interno vi è una corte, anch’essa quadrata come la base, con lati di 12 mt. Al piano terra Troviamo quindici ambienti privi di aperture esterne, illuminati soltanto dalla luce che entrava dalla corte interna. Sull’architrave posta sopra uno di questi alloggi vi è una scritta:
“Melius est invidia urgeri quam commiseratione deplorari, 1701”, che dovrebbe significare “meglio sbrigarsi (agire, darsi da fare) che deplorare con commiserazione gli eventi (stando a guardare, rassegnandosi).

Nella parte Ovest vi è una bellissima spiaggia dorata, mentre ad est la costa diventa frastagliata; proprio in questa parte dell’Isola troviamo diverse grotte, fra cui quella “del Polpo”

Grotte del polpo

Di fronte, sulla costa, si può ammirare il Castello Tafuri: risale al 1933 e fu voluto dal marchese Bruno di Belmonte, che rimase affascinato dal panorama del territorio. L’opera, progettata dall’architetto Crotti di Firenze, in completo stile liberty, fu realizzata con il solo materiale della cava di pietra dell’isola delle correnti. Negli anni ’60 la famiglia Bruno di Belmonte passò la proprietà del castello a Gaetano Tafuri di Pachino, divenne un locale per serate da ballo fino a metà degli anni ’90 quando fu trasformato in un prestigioso hotel dalle alterne fortune.

Castello Tafuri

Nel 2015 dalla volontà dei proprietari prende avvio un progetto di restauro e riqualificazione volto a garantire l’aspetto originario della struttura e ad evidenziare le fasi trasformative del Castello: la sua costruzione originaria, il completamento degli anni ‘60 e l’ampliamento degli anni ’70. La riqualificazione degli spazi che lo hanno definitivamente trasformato in bellissimo Charming Hotel che mantiene ed esalta il suo fasciano.